
Interventi sui terreni
Attraverso l’utilizzo di un innovativo processo (tecnica chiamata Direct push), il terreno viene trattato in maniera molto efficace e a breve sarà applicato anche alla seconda delle aree individuate.
Grazie all’impiego delle più innovative tecnologie di bonifica messe a punto con la collaborazione dell’Università di Alessandria, Solvay ha già completato la bonifica da Cromo VI dell’Area1, rimosso oltre 3.500 Kg di Cromo VI e ha ridotto drasticamente la presenza di solventi clorurati. In particolare, nell’area maggiormente interessata dalla presenza di solventi clorurati (Area Algofrene) sono stati raggiunti gli obiettivi di bonifica nei terreni. Questi dati confermano l’elevata efficacia degli interventi messi in atto e il progressivo avvicinamento agli obiettivi assegnati dagli Enti per la Bonifica del sito di Spinetta Marengo.
Fra le tecnologie utilizzate:
- Il Soil Vapour Extraction (SVE): tecnologia di intervento sulla porzione insatura del sottosuolo che prevede la creazione di una depressione nei terreni per indurre un flusso controllato di aria ed estrarre dal sottosuolo contaminanti volatili e semivolatili. Il flusso di aria recuperato attraverso i punti di estrazione viene poi inviato ad una apposita sezione di trattamento per l’abbattimento degli inquinanti prima dell’emissione in atmosfera.
- Un ulteriore trattamento dei terreni è costituito dalla riduzione chimica tramite il Ditionito di Sodio: questo reagente iniettato in forma liquida nel suolo, riduce il Cromo esavalente (tossico) in Cromo trivalente (innocuo).
Negli anni passati è stato inoltre condotto un intervento di scavo e smaltimento con l’obiettivo di rimuovere i terreni contaminati dall’Olio Combustibile Denso (OCD) che ha riguardato un’area ben definita. I terreni estratti sono stati avviati a impianto esterno di smaltimento.
Sempre in collaborazione con l’Università di Alessandria “A. Avogadro”, prosegue la sperimentazione della tecnica di Phytoremediation, per bonificare i terreni superficiali interessati dalla contaminazione da metalli: questa tecnica sfrutta la proprietà di particolari specie di felci in grado di assorbire, tramite le radici, i metalli e trasferirli nel fogliame, poi falciato e inviato a smaltimento.